Le acque delle Terme di Levico furono scoperte nel Medioevo in occasione di scavi di gallerie minerarie di ferro e rame presso la località Vetriolo.
Sgorgano dal cuore delle montagne Lagorai, a 1.600 metri di quota, dopo aver percorso un lungo tragitto attraverso le rocce assimilando, dai banchi minerali con cui viene in contatto, gli elementi chimici che la contraddistinguono.
Vi sgorgano due tipi di sorgenti: la prima è quella di “Acqua Forte” ed è per il momento l’unica utilizzata per le cure termali; la seconda è quella di “Acqua Debole” che ha caratteristiche fisico/chimiche similari ma meno stabili ed è per questo motivo che non è stata ancora adoperata per i trattamenti all’interno dello stabilimento Termale.
Di fatto l’acqua arriva a 9° in una vasca di rame di piccole dimensioni e da qui è distribuita agli stabilimenti termali di Levico e Vetriolo.
L’Acqua Forte, unica in Italia, usata per i trattamenti, è caratterizzata da un elevato contenuto di minerali, solfati ed è molto ricca di ferro il quale a contatto con l’aria si ossida conferendole quella particolarissima colorazione rossastra. Lo straordinario processo prevede il suo sgorgare in maniera trasparente alla fonte e diventare rossa al semplice contatto con l’aria. Grazie alle sue proprietà terapeutiche vengono curate patologie della pelle, dell’apparato muscolare-scheletrico e delle vie respiratorie, problematiche legate allo stress e all’ansia, e molte altre ancora.
Il benessere psico-fisico per chi sta a contatto con i trattamenti che vengono fatti con l’acqua forte è evidente, sempre effettuati dietro controlli medici e con rigorosi protocolli d’uso.
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